La notazione ungherese e' una pratica deprecata e sconsigliata per diversi motivi, di cui l'ultimo e il meno importante e' quello indicato da Alessio.
La notazione ungherese è sconsigliata perche':
1) le direttive e le linee guida di Microsoft per lo sviluppo di applicazioni in .NET non la contemplano, anzi...;
2) nel .NET Framework la notazione ungherese non e' ASSOLUTAMENTE usata. Applicare la notazione ungherese in un contesto di codice dove essa non viene usata riduce di molto la leggibilita' e la portabilita' (come del resto l'uso misto di italiano e inglese per gli identificatori);
3) la notazione ungherese limita la portabilita' semantica di un tipo e va contro tutte le logiche di refactoring del codice (fa a pugni col concetto di object-orientation);
4) la notazione ungherese non segue le logiche di disegno e naming proprie delle applicazioni object-oriented, essendo una pratica entrata in uso principalmente con i linguaggi procedurali;
5) la presenza dell'intellisense nei tool di sviluppo ne ha eliminato qualsiasi necessita' residua.
Se vuoi, posso andare avanti...
In merito alla sua adozione, vedo che ancora oggi la notazione ungherese e' una pratica dura a morire, soprattutto per i programmatori di lungo corso, che provengono da tecnologie non object-oriented. Ma la notazione ungherese non va bene con la programmazione orientata agli oggetti, e' come mettere insieme capre e cavoli!
Detto questo, uno e' libero di strutturare il codice come meglio crede e di usare le notazioni che preferisce. Tuttavia e' chiaro che certe abitudini contribuiscono a rendere illeggibile e caotico il codice scritto da altri, soprattutto se object-oriented. A voi la scelta!
Just my two cents...
Ciao, Ricky.