22 messaggi dal 21 giugno 2001
Salve
volevo lasciare un commento e qualche suggerimento sul libro che ho stampato.
Innanzitutto complimenti !
Davvero un ottimo risultato.
Tuttavia ci sarebbero delle cose da migliorare:
1) Ho comprato il vostro libro inquanto non trovavo il libreria un libro con degli esempi pratici che, mi inquadrassero l'insieme degli strumenti presentati con tanto interesse e entusiasmo.
Purtroppo devo riscontrare (e sono giunto esattamente a meta' del libro) che per i primi 10 capitoli si vede davvero poco codice !
Mi sembra che ci sia stata una eccessiva premura a spiegare a in termini tecnici i "retroscena" della architettura dei vari componenti e strumenti e una proporzionale troppo poca cura negli esempi un po sbrigativamente striminziti giusto alle poche righe di codice necessarie a mostrare quello che ogni paragrafo va aggingendo a quanto detto. Il risultato e' che il lettore, a meno di non avere una precedente esperienza, rischia ben presto di perdersi il quadro di insieme.

Faccio un esempio concreto:
Il capitolo sul sugli objectDataSource e il binding avanzato interviene un capitolo dopo aver parlato del DataControl e Databinding.
Mancando degli esempi riepilogativi di quanto spiegato viene molto difficile innestare il capitolo sugli objectDataSource senza aver consolidato i concetti precedenti con esempi reali.
Sviluppo in ASP da 8 anni e non sono quindi alle prime armi (ho una piccola infarinatura di Java e C# non mi e' del tutto estraneo) ma per quanto mi riguarda non ho incontrato un solo esempio vagamente calato in uno scenario "reale" prima di quello di pagina 211 in cui si parla del rapporto tra il Gridview e il Detailsview.
Un po poco per un libro che riporta "..per tutti" nel titolo di copertina.
Prima di allora ci sono esempi di codice estrapolato da un contesto giusto limitato a quanto esposto il paragrafo sopra.
Bisogna lavorare di piu' sugli esempi e sul codice e pazienza se si sforano le 400 pagine.
Occorrono esempi semplici e gradualmente piu' complessi che integrino i listati via via presentati in modo da fornire ogni 2 o 3 capitoli un quadro di insieme per far capire l'ambito di utilizzo e la sua importanza.
Anche l'espediente di un sito di esempio che viene "incrementato" via via non sarebbe una soluzione da scartare.
Il rischio e' quello finire per fare un libro in cui si sta poco davanti al pc privilegiando troppo la teoria e descrivere una carrellata di funzioni e potenzialita' solo intraviste per il lettore.
Mi ricorda troppi libri universitari !


2) La lingua
Considerate che per chi viene da ASP 3, dove si usano una quindicina di parole chiave in tutto, che qui le parole chiave sono (oltre che chilometriche) anche "tantine" da ricordare e qualche volta avete scelto esempi con nomi di variabili o istanza di oggetti con il nome in inglese e troppo simile agli oggetti che istanziavate o alle parole chiave dell'ambiente .net non facilitando per nulla la distinzione delle parole chiave da quelle che l'utente puo' scegliere liberamente.
Questo lo posso capire in un libro di stampa americana e tradotto in italiano dove i traduttori finiscono per fare male se provano a tradurre i listati (il libro di Ivor Horton della Hoepli ne e' un esempio tragicomico !) e fanno male quando non traducono nemmeno i commenti inseriti nel codice.
In sintesi : per chiarezza distinguete i nomi delle variabili da voi scelte con le parole chiave italiane piu' comprensibili usando l'utile distinzione della lingua.
Badate che non e' il commento di uno che non conosce l'inglese ma il suggerimento a essere il piu' chiari possibile negli esempi evitando di confondere le idee a chi inizia.

3) Errori semantici
Qualche piccolo svarione qua e la ma niente di grave.
Lo so che forse sembra una pedanteria ma questo errore puo' fare fraintendere il testo:
In diverse parti del libro usate "piuttosto che" nel senso di "oppure" di cui invece e' l'esatto opposto.
http://www.demauroparavia.it/83539
Esempio:
a pagina 191 (cap 10) riportate: "Se impostato su Edit, l'effetto e' quello di cambiare lo stato per consentire la modifica , piuttosto che su Update per rendere effettiva la modifica, Cancel per annullare l'operazione di modifica [...] "
Il senso corretto di "piuttosto" e' quello di "anziche' " , "invece di .." e non di "e anche " , "oppure" !
E' la stessa distinzione che passa tra un OR e un AND !
In certi punti del testo in questo modo, e sono diversi, si finisce per dire il contrario di quanto si intende dire.

sono anche i piccoli dettagli che fanno un buon lavoro.

In finale rinnovo i miei complimenti e vi incoraggio vivamente a continuare e migliorare aggiungendo e limando, come sempre avviene.
scriveva Borges:
"in letteratura i libri "definitivi" sono esclusivamente quelli dettati dalla fede e dalla stanchezza"
;-)
buon lavoro
sono tendenzialmente d'accordo sugli errori, che possono sfuggire e su cui faremo sicuramente tesoro nella terza eventuale ristampa.

non lo sono invece sul merito dei contenuti, anche perchè ASP.NET non è ASP e non si impara con gli esempi, ma con tanta "pallosa" teoria. i primi 10 capitoli servono a farti capire gli altri 10, è come pretendere di progettare un palazzo non sapendo fare le fondamenta: è possibile che con il primo colpo di vento cada.

in 400 pagine questo libro da' una buona base ed è voluto che sia così limitato, anche per tenere il prezzo basso. ci sono altri testi di approfondimento e non è nostra intenzione fare un libro di quel tipo, proprio perchè, appunto, ce ne sono già. un libro che invece partisse dal framework, dai linguaggi e da basi di OOP no, ecco perchè crediamo che sia per tutti, anche per chi tendenzialmente crede che ASP.NET sia una linguaggio  , sbagliandosi perchè è una tecnologia che fa da collante, tra l'altro, ai linguaggi.

sul mini-sito allegato al libro: c'è un intero sito (questo) su cui approfondire: ti basta tendenzialmente cercare il nome del controllo/classe per trovarci almeno uno script  sarebbe stato un lavoro che ci avrebbe tolto tempo da dedicare a questo, non credo avrebbe dato molto di più al libro e sicuramente avrebbe tolto, invece, al sito.

quanto alla lingua nel codice, sarebbe stato un errore formale (anche grave, dal mio punto di vista), per me e per tutti gli altri che hanno collaborato alla stesura del libro. utilizzare nei nomi delle variabili la lingua italiana non si deve fare, semplicemente perchè nello sviluppo software si usano delle convenzioni che servono a rendere teoricamente universale il codice. l'americano è la lingua utilizzata e non siamo certo noi 4 a poter pretendere di cambiare le regole, anche perchè tra l'altro io mi ci trovo perfettamente d'accordo.
il motivo per cui si usa l'americano è che anche se l'interfaccia ha una lingua, il codice no. e confondersi tra nomi di variabili o membri e parole chiavi solo perchè sono nella stessa lingua può significare che i primi capitoli teorici non sono poi così sbagliato, ammesso che una volta per tutte si capìsca che ASP.NET non è ASP, ha argomenti più complicati intorno e quindi necessita di un tipi di studio differente.

per il resto, concordo e ti ringrazio per l'acquisto e per il feedback!

Daniele Bochicchio | ASPItalia.com | Libri
Chief Operating Officer@iCubed
Microsoft Regional Director & MVP

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