10 messaggi dal 13 febbraio 2005
Salve ragazzi, molti di voi tra questo forum, sono dei
programmatori, spesso tale lavoro, non viene definito come una semplice
professione, ma come una forma d'arte e di espressione, almeno questo mi
hanno detto le persone che conosco che lavorano in tale ambito. Penso che una forma di espressione, dovrebbe sempre in ogni circostanza, rimanere libera e al di fuori di ogni
limitazione, invece spesso negli annunci di ricerca lavoro, vedo la richiesta di programmatori
Net o Java, allora mi chiedo se sia giusto per un programmatore lavorare
con questi linguaggi proprietari, che hanno alle spalle aziende, come la
Microsoft e la Sun che ne decidono il destino. So bene che nell'attuale
momento, ognuno di noi deve adattarsi a quello che passa il convento, ma
vorrei sapere la vostra opinione, se sia giusto o no per un programmatore,
programmare con linguaggi proprietari
44 messaggi dal 01 marzo 2005
Personalmente, giusto o sbagliato sono definizioni che mi vanno strette.

Come programmatore la mia prima preoccupazione è che un applicativo che ho realizzato funzioni, a prescindere che il linguaggio che uso sia proprietario o meno.

E poi, se devo essere sincero, chiunque lavori in questo campo sa quanto sia in perenne evoluzione, ed è la motivazione per cui mi entusiasma.

Comunque devo anche ammetere che l'idea di un linguaggio il cui ciclo di vita viene stabilito da logiche di marketing mi rattrista: chissà quanti linguaggi potenti in futuro potrebbero venire sostituiti da altri solo per smania di innovazione.

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