2.190 messaggi dal 04 marzo 2004
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Imho, ci sono almeno tre considerazioni che mi sento di sollevare:
- le riviste, ma in generale tutti i media, pubblicano quello che il mercato desidera di più; quello che voglio dire è che se tutti i lettori disdegnassero come me e te le copie illegali, le riviste verrebbero lette solo una volta per valutare il livello etico delle redazioni;

- noi italiani siamo un gruppo storicamente "ti frego per primo almeno non mi freghi tu" e/o "se ti frego sono più furbo di te", e atavicamente ognuno di noi ha qualche settore in cui si sente "obbligato" ad applicare queste consuetudini;

- non tutte le copie illegali sono di uguale livello di gravità, la pirateria organizzata non è la stessa cosa rispetto alla "copia da un amico", penso che ci sia una sostanziale differenza paragonabile a quella che c'è tra fare bancarotta fraudolenta e non fare una fattura.

Secondo me è, ovviamente nella famiglia, ma sopratutto a scuola che deve essere fatto vedere ai bambini qual è l'approccio giusto dello "stare al mondo" , che non sempre è "fregare gli altri".

Alessio Leoncini (WinRTItalia.com)
.NET Developer, Interactive Designer, UX Specialist, Trainer
3.121 messaggi dal 29 ottobre 2001
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novecento ha scritto:
Imho, ci sono almeno tre considerazioni che mi sento di sollevare:
- le riviste, ma in generale tutti i media, pubblicano quello che il mercato desidera di più; quello che voglio dire è che se tutti i lettori disdegnassero come me e te le copie illegali, le riviste verrebbero lette solo una volta per valutare il livello etico delle redazioni;

Ti do ragione: la redazione deve "attizzare" la curiosità del probabile lettore che intravede la copertina del giornale e tra "Rendi il tuo PC più sicuro" come titolo, preferisce "Tutti i trucchi per duplicare i tuoi DVD". E poi ti ritrovi gente che sa duplicare perfettamente qualsiasi tipo di supporto e formato, ma non ha la più pallida idea di come si attiva il firewall di XP.
- noi italiani siamo un gruppo storicamente "ti frego per primo almeno non mi freghi tu" e/o "se ti frego sono più furbo di te", e atavicamente ognuno di noi ha qualche settore in cui si sente "obbligato" ad applicare queste consuetudini;
Perfetta descrizione dell'italiano medio
- non tutte le copie illegali sono di uguale livello di gravità, la pirateria organizzata non è la stessa cosa rispetto alla "copia da un amico", penso che ci sia una sostanziale differenza paragonabile a quella che c'è tra fare bancarotta fraudolenta e non fare una fattura.
Attenzione che questo pensiero (correttissimo tra l'altro) può portare alla classica frase: se io evado 10 euro di tasse prendo multe che devo pagare e quasi finisco in prigione, ai grandi imprenditori che evadono miliari e vengono scoperti non gli fanno mai nulla!
Secondo me è, ovviamente nella famiglia, ma sopratutto a scuola che deve essere fatto vedere ai bambini qual è l'approccio giusto dello "stare al mondo" , che non sempre è "fregare gli altri".

Quoto in pieno. Ora il padre, a cui viene chiesto dal figlio di comprare l'ultimo CD dello Zecchino d'oro, fa vedere come procurarselo in modo veloce e gratuito con Emule... Che esempio potrà mai avere un bambino da tutto questo?
escluso novecento ho amici, che quando racconto di aver comprato l'ultimo brano del mio artista preferito su msn, mi dicono: quanto lo hai pagato? ed io dico un euro, la loro risposta è io 0.

non so come ma è un contetto radicato che: copiare software o altro non è reato.

ci vuole poco due click ed è fatto.

poi non ci vogliamo mettere la solita scusa? i cd costano troppo, io lo punisco e li scarico da emule.

uso linux perche è gratis, open office perche è gratis ecc ecc insomma i bit non costano nulla.

Chi parla senza modestia troverà difficile rendere buone le proprie parole.
Confucio

http://nostromo.spaces.live.com/default.aspx
3.121 messaggi dal 29 ottobre 2001
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nostromo <nostromo@aspitalia.invalid> ha scritto:
escluso novecento ho amici, che quando racconto di aver comprato l'ultimo brano del mio artista preferito su msn, mi dicono: quanto lo hai pagato? ed io dico un euro, la loro risposta è io 0.

Anche mio fratello compra su MSN. Ma altri non si limitano a dire "0", ridono anche.

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