420 messaggi dal 23 marzo 2010
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Veramente un ottimo articolo. Grazie! Fino ad ora non avevo capito a cosa servissero, ora mi è tutto più chiaro.
66 messaggi dal 14 novembre 2005
Bravo Fabrizio! Hai esposto l'argomento in modo egregio!
73 messaggi dal 23 settembre 2003
come collocate un progetto come Script# nel panorama delle SPA? ( http://projects.nikhilk.net/ScriptSharp )
1 messaggio dal 22 aprile 2009
Fantastico! Finalmente ho capito di cosa si tratta e della sua importanza nel futuro!
10 messaggi dal 28 aprile 2006
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Script# rientra in quell'insieme di tool di transcompilazione (compila un linguaggio in questo caso C# in un altro, Javascript) che si propongono di migliorare lo sviluppo lato-client permettendo di lavorare con un linguaggio più "strutturato" e adatto alla programmazione OOP. Script# è in giro da parecchi anni, ha il terribile difetto di avere una scarsissima documentazione. Se guardiamo al mondo "non Microsoft", Coffeescript è molto interessante, ben documentato, facilissimo da imparare, supportato da Visual Studio (per ora tramite estensione) e anche da WebMatrix 2. Anche Google, nei suoi mille esperimenti, sta mettendo insieme un "nuovo" Javascript che potrà essere eseguito nativamente sui browser che lo supporteranno o altrimenti transcompilato anch'esso in puro JS, il suo nome è Dart.
Ho avuto modo di "lavorare" con framwork js come Sencha - http://www.sencha.com/ e Goolgle Web Toolkit (GWT - https://developers.google.com/web-toolkit/overview), prodotti che rispecchiano lo scenario da te descritto, frustrazioni incluse. I problemi principali sono stati riscontrati nella lentazza di sviluppo (forse siamo abituati troppo bene), nella scarista di documentazione, nelle chiamate cross domain (JsonP) ed altri temi legati alla sicurezza. Tutto molto bello ma per ora mi tengo stretto il framework Devexpress che non schifa il tag <table> e fornisce un ottima libreria Js integrata senza dimenticare, dove richiesto, le regole seo.
Staremo a vedere per ora complimenti per l'articolo.
Modificato da fabrica il 27 giugno 2012 18.50 -

Fabrizio Canevali
103 messaggi dal 04 ottobre 2010
A me sorgono un paio di domande, spero che non sembrino stupide, ma potrebbero anche esserlo data la mia ignoranza sull'argomento: come impatterà la tecnologia SPA a livello SEO? Cambierà il modo di descrivere la pagina ai motori di ricerca, o resterà identico? Ed in caso cambiasse, renderà l'indicizzazione di un sito più facile per i programmatori?
10 messaggi dal 28 aprile 2006
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Biohazard le SPA sono principalmente un modello per creare applicazioni e non siti, quindi l'aspetto SEO è marginale. Tuttavia è molto singolare che il team di Gmail abbia scelto per il suo blog ufficiale una pseudo-SPA: http://gmailblog.blogspot.it/.
Il problema principale per il SEO è dovuto al fatto che tutto l'HTML viene renderizzato "lato-client" mentre il server si limita a generare un bootstrap HTML sostanzialmente vuoto (contenente in realtà solo i template) all'avvio e successivamente scambia solo messaggi JSON. Sebbene Google supporti il crawling di elementi Ajax (https://developers.google.com/webmasters/ajax-crawling/docs/specification?hl=ru-RU), è anche vero che seguendo un progettazione rigorosa della SPA si potrebbe assegnare ad ogni vista un URL specifico (e usando la History API di HTML5 potrebbe anche non contenere il carattere #) e qualora si caricasse direttamente tale URL nel browser si potrebbe far generare dal web server l'HTML di quella determinata vista come bootstrap iniziale della SPA, e a quel punto sarebbe perfettamente indicizzabile da qualunque motore di ricerca e "paradossalmente" l'applicazione sarebbe "usabile" anche da un browser con Javascript disabilitato. Questa tecnica prende il nome di Hijax, e sicuramente per adesso la via dei programmatori in materia non è affatto facile.
Modificato da fabrizio.iezzoni il 28 giugno 2012 10.29 -

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